La chirurgia ricostruttiva
In molti casi ossa, articolazioni e muscoli lesi o danneggiati possono essere ricostruiti. Successi e pericoli di una chirurgia complessa.

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In quali casi è opportuno praticare interventi chirurgici ricostruttivi su ossa, articolazioni e muscoli?
a) Quando, dopo una frattura, i frammenti ossei si sono saldati in una posizione non corretta, per cui è possibile ovviare al danno con opportuno intervento chirurgico;
b) quando si desidera restituire la mobilità normale ad articolazioni malate e doloranti, oppure dotate di una capacità di movimento ridottissima, se non addirittura nulla;
c) qualora sia possibile sostituire muscoli parzialmente o completamente paralizzati mediante trapianto di muscoli o tendini sani, prelevati da un'altra area dell'arto colpito.
La chirurgia ricostruttiva ortopedica può raggiungere dei risultati veramente soddisfacenti?
Dipende dall'estensione e dalla sede del danno.
Un intervento chirurgico ricostruttivo consente la completa guarigione di un muscolo paralizzato?
No; può solo rinforzare un movimento supplendo al deficit con un muscolo sano.
A quanto tempo da una poliomielite che abbia lasciato una paralisi, è opportuno praticare un'operazione ricostruttiva?
In genere, è opportuno attendere almeno un paio di anni, poiché in questo arco di tempo può prodursi una guarigione spontanea dei muscoli colpiti da paralisi.
Un intervento chirurgico ricostruttivo ottiene risultati positivi nella maggioranza dei casi di paralisi muscolare?
Sì; accade infatti raramente che tutti i muscoli di un arto sano siano colpiti in egual misura da un processo morboso, ed è quindi possibile trapiantare i muscoli (o i tendini) ancora sani e funzionali nel punto in cui ciò consente di raggiungere i risultati più soddisfacenti.
Il chirurgo ha la possibilità di accertare in quali casi un simile intervento otterrà risultati veramente positivi?
Sì; attraverso un accurato studio dell'esatta natura del processo patologico, è generalmente possibile determinare la reale efficacia e validità di un trapianto di muscoli o tendini. È possibile inoltre valutare l'efficienza del muscolo ammalato e di quello da trapiantare al suo posto mediante l'esecuzione di un esame chiamato elettromiografia.
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