Allergie estive: attenzione a punture e infezioni
Primavera ed estate sono sinonimi di vacanze, weekend, gite in campagna, al mare, in montagna, in zone prossime o lontane, e anche se qualche innocua puntura di zanzara è del tutto normale basta poco ad avere una reazione allergica a un insetto, a un pesce, a una formica a tutti quei piccoli animali che possono guastare i tanto attesi momenti di relax in mezzo alla natura.

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Quali sono gli animali da temere durante le vacanze?
In primo luogo quelli più pericolosi, perché nei soggetti più sensibili possono causare delle reazioni allergiche molto gravi o addirittura fatali.
Leggi il dossier Lesioni prodotte da animali
Gli imenotteri
Quali sono? Le api, le vespe, i bombi, i calabroni e le formiche.
Il ruolo delle api è noto a tutti: bottinano il polline per produrre, tra le altre cose, il miele, e contribuiscono all’impollinazione di numerose specie vegetali; escono a partire dall’inizio della primavera ( a 12°C) e possono vivere fino all’autunno.
Esistono numerose specie di vespe: quella comune (Vespula vulagris) è la specie più diffusa, anche se è possibile incontrare una vespa più piccola, la Vespa dominula, chiamata anche polistes dominula o vespa cartonaia, in particolare nel sud della Francia.
Anche i calabroni sono delle vespe e il più diffuso è la Vespa crabro, ma da alcuni anni si parla sempre più spesso del calabrone asiatico (più piccolo), apparso per la prima volta in Francia nel 2005 e da allora sempre più diffuso. I calabroni sono impressionanti per le loro dimensioni e per il loro ronzio, ma non solo molto aggressivi.
Le formiche presenti in Francia e in Europa non pungono, ma alcune specie sono temute in America Centrale, nel sud degli Stati Uniti ("fire ant" o formica di fuoco) e in Australia ("bull ant" o formica bulldog).
Dalle reazioni locali a quelle generalizzate
Le api e le vespe pungono tramite un pungiglione e iniettano sottopelle del veleno, tossico, e numerosi allergeni attualmente ben identificati.
Ogni puntura provoca una reazione localizzata dolorosa con arrossamento, gonfiore e a volte prurito, che in genere dura alcune ore ed è causata dalla tossicità del veleno. Se è presente il pungiglione (nel caso dell’ape), bisogna tentare di rimuoverlo facendo molta attenzione a non iniettare altro veleno. Grattare con l’unghia o una carta di credito è una buona soluzione.
Ci sono poi le reazioni locoregionali, di estensione superiore ai 10 cm e persistenti più di 24 ore, che richiedono semplicemente una disinfezione, l’applicazione di una crema al cortisone ed eventualmente l’assunzione di un antistaminico per qualche giorno.
Le reazioni allergiche generalizzate sono quelle che richiedono un trattamento tempestivo e si dividono in 4 categorie:
- Stadio 1: orticaria, edema e prurito generalizzato;
- Stadio 2: gli stessi segni, accompagnati da calo della pressione, tachicardia, tosse e difficoltà respiratorie;
- Stadio 3: gli stessi segni ma di intensità maggiore, con possibilità di perdita di conoscenza;
- Stadio 4: arresto cardiaco o respiratorio.
Fortunatamente le reazioni molto gravi restano casi eccezionali, ma ogni anno si verificano alcuni decessi. I bambini possono presentare i sintomi dell’orticaria, ma raramente sono vittime di shock anafilattico.
In caso di reazione generalizzata
Le persone che hanno già presentato una reazione generalizzata, anche se non grave, devono consultare un allergologo per confermare o escludere la causa allergica.
A seconda dell’esito degli esami (test cutanei ed esami del sangue) riceveranno un kit d’urgenza ed è possibile che venga loro proposta un’immunoterapia a base del veleno incriminato, in presenza di un grave rischio di choc anafilattico in caso di successiva puntura.
Il kit d’urgenza contiene un antistaminico, un corticosteroide, un broncodilatatore e dell’adrenalina auto-iniettabile in caso di pazienti ad elevato rischio.
L’immunoterapia o desensibilizzazione si effettua nell’arco di alcune ore nei centri specializzati, ma deve essere mantenuta per 5 anni tramite un iniezione al mese; la sua efficacia è del 95% per la vespa e dell’85% per l’ape.
Gli altri animali a cui fare attenzione
Tra gli insetti
Le zanzare
Sono presenti in tutto il pianeta tranne l’Antartide e sono responsabili non solo di sgradevoli disturbi provocati dalle loro punture, che possono essere multiple, dolorose e pruriginose, ma anche della trasmissione di varie malattie come il paludismo, la febbre dengue ecc. Spesso i bambini presentano degli edemi (a livello delle articolazioni o del viso).
Sono possibili reazioni allergiche generalizzate, ma sono rare.
Evitare di essere punti dalle zanzare non è facile, ma è importante seguire alcune norme di buon senso: evitare, se possibile, le zone paludose, le rive dei fiumi, l’ora del tramonto, portare indumenti lunghi chiusi ai polsi e alle caviglie, spruzzarli di spray antizanzare e applicare delle zanzariere alle finestre.
Se si viene punti e la reazione è normale, bisogna in primo luogo evitare di grattarsi, mentre se insorge una reazione grave è necessario rivolgersi a un farmacista o a un medico, che prescriverà un trattamento locale, in genere sufficiente, o eventualmente un antiallergico.
I tafani
Sono presenti in tutto il pianeta e si trovano più frequentemente in campagna vicino agli animali, a cui succhiano il sangue, e le loro punture sono particolarmente dolorose.
Le simulie
Assomigliano a delle piccole mosche ma appartengono alla famiglie delle zanzare e sono presenti presso i corsi d’acqua. Il morso, spesso localizzato alle gambe, non fa male, ma il dolore insorge il giorno dopo e può durare molti giorni.
Le cimici dei letti e le pulci
Sono molto diffuse e difficili da sradicare, e provocano reazioni locali molto pruriginose e spesso estremamente fastidiose a causa del loro numero.
Tutti questi insetti possono provocare reazioni allergiche, locali o generalizzate, che però restano eccezionali; in compenso, tuttavia, non esiste desensibilizzazione, ad eccezione della zanzara (anche se i risultati non sono scientificamente dimostrati), il che può essere utile ad alcuni pazienti che hanno avuto reazioni gravi.
Le zecche
Le comuni zecche, che si attaccano agli animali (soprattutto i cani) e agli esseri umani appartengono alla famiglia degli ixodidi e si trovano frequentemente nei boschi, ma sono presenti ovunque. Il rischio maggiore è rappresentato dalla trasmissione di malattie infettive, la più nota delle quali è la malattia di Lyme. Le reazioni allergiche sono molto rare, ma in caso di puntura di zecca è essenziale rivolgersi tempestivamente al medico.
Le processionarie
Questi bruchi provocano reazioni cutanee molto sgradevoli simili all’orticaria, a causa dei peli urticanti che disseminano nell’aria e sul suolo: non è quindi necessario il contatto diretto per avere una reazione che può anche essere grave e colpire il sistema respiratorio o gli occhi. Attenzione anche agli animali domestici, che possono anche morire. Le stesse reazioni possono essere causate dalle farfalla esotica notturna Hylesia metabus, della famiglia delle Saturnidi.
Il catalogo delle simpatiche bestiole, però, non si ferma qui, perché esistono altri temibili esemplari:
- Gli scorpioni
- I ragni
- Le meduse
- I pesci ragno
- I serpenti
Tutti questi animaletti provocano reazioni che nel migliore dei casi sono locali e molto dolorose, e nel peggiore sono mortali, nel caso delle specie più pericolose, ma solo in casi eccezionali provocano allergia.
Niente panico, ma prudenza!
Niente panico, quindi: gli incidenti gravi sono rari, ma è importante osservare semplici regole di prudenza in caso di viaggi in zone a rischio e, se si sa di essere sensibili o allergici, è essenziale portare con sé il proprio kit d’urgenza per far fronte a ogni eventualità.
Dottoressa Isabelle Bosse
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